1996 POLONIA

Il capitalismo investe nell'est

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Varsavia - Scorcio sul centro cittadino

 Si sta approssimando il periodo festivo ed in occasione anche del primo anno del nostro Giorgio si è pensato di trascorrere il Natale e il capodanno ancora in Polonia. Un volo della compagnia di bandiera Lot ci porta da Malpensa al nuovo aeroporto di Varsavia. Fa un freddo intensissimo come del resto capita di frequente durante i mesi invernali. Ad attenderci come al solito mio suocero che si dimostra subito prodigo nell’aggiornarci sulle ultime novità che anno caratterizzato la società polacca. Il capitalismo investe in questo paese massicciamente ora che si è lasciato alle spalle in modo definitivo ogni retaggio del mondo comunista e persino durante il breve tragitto fino a casa si può notare come il consumismo sia entrato a far parte a pieno titolo almeno nella capitale. Certo questo non vuol dire ce tutta la popolazione può godere appieno di tutti i beni che così sapientemente sono ora sventagliati sulla sua faccia ma che almeno si ha la possibilità di usufruirne nel caso si disponga dei mezzi per ottenerli. Come sempre il periodo di transizione sarà lungo e nella mente di molti ci sarà la nostalgia dei tempi in cui almeno il necessario era garantito ma sono sicuro che fra una decina o quindicina di anni quel periodo sarà rimosso dalla memoria completamente. Nel frattempo eccoci qui per la nona volta a condurre vita familiare. Ad impreziosire le nostre riunioni ora c’è anche Giorgio nato il Dicembre dell’anno scorso e tutto sarà più emozionante anche con la presenza del nostro barboncino Florek. Insomma non è certo paragonabile ad un viaggio alle Galapagos ma è pur sempre un tuffo ulteriore in una società che ha ancora così tanti aspetti diversi dall’Italia da farlo considerare per l’ennesima volta un viaggio. Trascorreremo le feste natalizie, il fine anno ed il Capodanno per fare ritorno il giorno 3 di Gennaio con conservate nel cuore una buona riserva di emozioni che sempre riesce a regalarci il piacevole ambiente familiare oggi ancora più solido di ieri.

 

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