2022  TALLINN

 

Tallinn

 

25/9 – Domenica – Visto l’orario di partenza, alle 5.50 da Orio al Serio, ho dovuto svegliarmi nel cuore della notte. Ma ho sempre preferito i voli così mattinieri, per avere molto più tempo, poi, da dedicare alle visite. Atterro al Lennart Meri di Tallinn alle 9.30. Con il tram n°4 raggiungo velocemente, in circa 15 minuti, la fermata Viru, in pieno centro, ed è proprio da lì che inizio la scoperta dell’affascinante parte vecchia della capitale estone, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. L’Estonia è la più settentrionale delle repubbliche baltiche. Membro dell’Unione Europea e della Nato, è stata protagonista di una crescita economica notevole ed è una delle prime nazioni al mondo per innovazione, diffusione e utilizzo delle nuove tecnologie. Rimasta per molto tempo sotto il dominio svedese, fu poi ceduta all’impero russo nel 1721. Il dominio degli zar proseguì fino agli sconvolgimenti della prima guerra mondiale e della Rivoluzione d’Ottobre del 1917, quando si dichiarò indipendente. Tornò sotto l’Unione Sovietica dopo la seconda guerra mondiale per riconquistare la piena autonomia nel 1991. Attraverso la via Viru raggiungo la famosa Porta Viru, che appare nella maggior parte delle copertine delle guide turistiche. In corrispondenza della bella cinta muraria, con le sue pittoresche torri a forma conica che ammirerò anche in altre parte della città, mi immetto nella via Muurivahe, che costeggia parte delle mura difensive. In via Vene entro nella chiesa ortodossa di San Nicola dove si sta celebrando la Messa. Mi è sempre apparso interessante assistere alla funzione ortodossa, una liturgia molto più coinvolgente di quella a cui siamo abituati. Proseguo poi verso la via Lai, dove entro nella chiesa di Sant’Olav, assolutamente anonima, ma con una guglia alta 124 metri. Attraverso una ripida e stretta scalinata di 258 gradini raggiungo una terrazza panoramica a 60 metri, da cui godo di un panorama straordinario su tutta la città, fino al porto e alla estrema periferia. Ridiscendo, e torno in prossimità dei bastioni, entrando nell’affascinante passaggio di Santa Caterina, un vicolo medievale popolato di laboratori di arti e mestieri. Il passaggio corre lungo le mura dell’antica chiesa di Santa Caterina, del 1246, allora la più grande di Tallinn. Alcune pietre tombali rivestono il percorso, e al termine del vicolo mi trovo in via Vene, dove volto a sinistra raggiungendo in breve il vero centro antico, forse il luogo più incantevole di Tallinn. Case dai bei frontoni e il bellissimo edificio che ospita uno dei più famosi ristoranti della capitale, l’Olde Hansa, nel quale mi affretto a prenotare la cena di stasera. Lasciando la famosa piazza del Municipio, mi dirigo attraverso una comoda scalinata in cima alla collina di Toompea (50 metri sul livello del mare), non prima di aver, con mio immenso rammarico, constatato la chiusura per ristrutturazione della famosa chiesa Nuguliste e del suo annesso museo. Il castello di Toompea risale al XIV secolo, quando i danesi eressero sul luogo un castello in pietra. Oggi ospita il Parlamento Estone, con l’inconfondibile torre Pikk Hermann che si erge in uno dei suoi angoli. Nell’ampia Lossi Plats, di fronte al Palazzo, ammiro la bellissima cattedrale ortodossa di Alexander Nevsky, costruita nel 1894 su ordine dello zar Alessandro III. Di stile neobizantino, possiede delle gigantesche cupole a forma di cipolla. L’interno è ricco di decorazioni, con una piacevole iconostasi, ma non ho la possibilità di osservarla a fondo per via di un matrimonio che sta celebrandosi, ma mi attardo piacevolmente ad ascoltare la funzione. Non molto distante è la cattedrale della Santa Vergine Maria. La facciata ha delle impalcature che mi impediscono di apprezzare l’architettura di questa chiesa che è considerata la più antica del paese. La sua origine è del 1240, sebbene abbia subito molte trasformazioni nei secoli. La parte più interessante è la zona dell’altare maggiore con un piacevole pulpito barocco, ma la chiesa è unica per i suoi 107 stemmi aristocratici appesi su tutte le sue pareti. Completo in seguito la vista della zona, ammirando gli edifici più significativi, come la casa dei Cavalieri, edificata nel 1848 e luogo di incontro dei cavalieri, membri della nobiltà di Toompea. Dalla terrazza panoramica di Patkuli e da quella di Kohtuotsa posso godere di belle vedute su parti della città e, dopo aver ammirato il Kiek-in-de-Kok, una delle torri di cannoni più potenti del Nord Europa, ridiscendo verso il centro vecchio, entrando nella chiesa dello Spirito Santo, risalente al XIII secolo. L’esterno, imbiancato a calce, vanta il più antico orologio pubblico di Tallinn e una torre barocca con una guglia che svetta verso il cielo, fortunatamente poco nuvoloso di questa giornata abbastanza fredda. La stanchezza comincia a farsi sentire e decido di concedermi una pausa al celebre Maiasmokk café, il più antico di Tallinn e dell’Estonia. Prendo una fetta di torta al marzapane, uno dei dolci più antichi prodotti nel paese, e del quale si fregiano di esserne gli inventori. In pace col mondo, continuo le visite salendo lungo la via Pikk fino alla casa delle Tre Sorelle, tre case medievali di mercanti che sono state convertite ultimamente in un hotel di lusso. In fondo alla via ammiro la Torre della Grassa Margherita, del XIV secolo, la parte più grande delle fortificazioni della città, con i suoi muri spessi 4 metri. Ritorno verso il centro sostando ad ammirare un altro edificio rinascimentale del XV secolo, la Casa delle Teste Nere, punto di incontro della confraternita omonima, associazione di mercanti e proprietari di navi. Nei pressi è anche il palazzo della Gilda Grande, costruito nel 1417 e uno dei più importanti edifici medievali di Tallinn. Per completare, il cuore della Città Vecchia, la Piazza del Municipio, per secoli luogo del mercato e circondata da eleganti edifici medievali. Su di un lato svetta l’imponente Municipio tardo gotico del XIV secolo, l’unico in questo stile rimanente in nord Europa e simbolo cittadino. Il tetto, molto spiovente è sostenuto da due alti timpani e una guglia incorona la slanciata torre ottagonale. Percorro il perimetro della piazza zeppa di locali e ristoranti, e dove è presente anche la Farmacia del Municipio, una delle più antiche di Europa. Secondo una leggenda del luogo, il marzapane venne creato qui, casualmente. Sono soddisfatto di come si è svolta questa giornata e mi reco ora a prendere possesso della mia stanza al Center Hotel. Ritornato in centro, girovago senza meta, questa volta ammirando anche le vetrine dei negozi. L’oggetto che più è proposto in molte gioiellerie e negozi di souvenir è l’ambra, incastonata in orecchini, anelli e collier. Prima di arrivare sulla costa degli stati baltici, in particolare dopo furiose tempeste, la trasformazione dell’ambra, da resina di pino a sostanza ricercata, richiede milioni di anni. Spesso può presentare aghi di pino o insetti intrappolati nella resina, prima che si solidifichi. Gli insetti imprigionati non si decompongono poiché la sostanza essudata è antisettica. La copale che si è così formata, solidificandosi, si unisce al terreno dopo la morte dell’albero e il processo che ne segue, che dura milioni anni, porta la sostanza inerte a diventare così ambra. E’ giunta l’ora di cena e, all’Olde Hansa, ordinerò un piatto di cinghiale servito con crauti, farro con zafferano, il tutto bagnato da una pinta di birra chiara locale. 

26/9 – Lunedì – Dopo colazione mi incammino verso la periferia est, al famoso parco Kadriorg, una delle più interessanti attrattive di Tallinn, al di fuori della città vecchia. Si estende attorno al magnifico palazzo barocco del XVIII secolo di Pietro il Grande e vanta una quantità di piccoli musei, monumenti storici e gallerie d’arte. Nella frescura mattutina passeggio immerso in una moltitudine di grandi alberi come ippocastani e querce. Saranno due ore di piacevoli passeggiate, avvolto da un silenzio celestiale. Dopo il lago dei cigni, uno dei punti focali del parco con l’elegante padiglione centrale, raggiungo il palazzo Kadriorg, costruito nel 1818 dallo zar Pietro il Grande, il quale intendeva usarlo come residenza estiva per la famiglia imperiale. Ora ospita un museo. Dietro al palazzo ammiro dei bei giardini con numerose aiuole multicolori. Proseguo giungendo al Palazzo del Presidente estone, struttura sobria, di minimo interesse architettonico e al famoso museo d’arte Kumu, l’architettura museale più imponente degli stati baltici. Oggi è giorno di chiusura e perciò procedo verso la casa museo di Pietro il Grande, un villino usato come residenza temporanea e continuando verso est fino ad arrivare al Mar Baltico, dov’è il monumento alla Russalka, in onore dei 177 soldati che nel 1893 annegarono quando la nave russa Russalka, in rotta per la Finlandia, affondò. Seduto su di una panchina contemplo la vicina spiaggia e il Mar Baltico, con dei gabbiani che lo sorvolano leggiadri, per poi tornare sui miei passi verso il centro cittadino. Alla fermata Viru salgo sul bus n°21 che mi porterà al famoso museo estone all’aria aperta, sul meraviglioso sfondo della baia di Kopli, alla fermata di Rocca al Mare. E’ un enorme villaggio formato da edifici rurali storici provenienti da tutto il paese, isole comprese. Si spazia dal XVIII al XX secolo e dà una visione affascinante sullo sviluppo dell’architettura rurale estone nel tempo. Vi sono mulini a vento di legno, fattorie con tetti in paglia con fienili, ricoveri per animali e per conservare attrezzi da lavoro, rigorosamente in legno. Sarà un esperienza alquanto formativa, simile a quella che ho potuto ottenere visitando un museo simile, anch’esso all’aria aperta, situato alla periferia di Bucarest. Bene, è giunto il momento di concedermi l’ultima visita in programma. Tornato in centro col bus n°40, mi dirigo al terminal in Viru Keskus dove prendo il n°34 che percorrerà la zona costiera sud fino ad addentrarsi in una ampia fascia boschiva dove è presente la Teletorn, la Torre della Tv, inaugurata nel 1980 per dimostrare in modo imponente la superiorità dell’ingegneria sovietica. Alta 314 metri è uno spettacolo sorprendente, specie quando salgo con l’ascensore fino al 21° piano da dove si gode di una pregevole vista su tutti i boschi intorno, su alcuni piccoli villaggi e sul Golfo di Finlandia. E’ una terrazza panoramica a 175 metri d’altezza, la più alta in Nord Europa e dove, se uno lo desidera, può ottenere scariche di adrenalina passeggiando all’esterno legato ad una ringhiera. Torno in centro e mi dedico a una passeggiata turistica sino all’ora di cena, quando mi reco al Rataskaevu 16, un altro famoso ristorante di Tallinn, dove gusto uno straordinario piatto di alce arrosto con patate al forno, finocchi e ribes nero, accompagnato da un bicchiere di Pinot nero Vina Carmi della Leyda Valley cilena. L’indomani, dopo colazione, riprendo il tram n°4 che mi porta in aeroporto dove alle 10.30 parte il mio volo per l’Italia.

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