2014  FINLANDIA

La regione dei laghi

 

Partito da Orio al Serio con un volo Ryanair alle 7.00, atterro, quasi tre ore dopo, al piccolo aeroporto finlandese di Tampere alle ore 11.00, ora locale. Ritirata una VW Polo do inizio al programma, meticolosamente organizzato in Italia. Il cielo, al momento, è grigio, una nebbiolina sale dai campi a lato strada mentre guido in completa solitudine circondato quasi sempre da foreste di pini e betulle. La densità abitativa di 16 abitanti per kmq si avverte, qui non si affanna nessuno, sono organizzati, calmi, tutelati da una società che garantisce diritti e pretende doveri che tutti assolvono con coscienza. Gli automobilisti sono ligi alle regole e ci si attiene immediatamente all’atmosfera di sobrietà che circonda da ogni parte. Niente cancellate intorno alle abitazioni, nessuna inferriata e si dice anche porte aperte, nessuno si sognerebbero di invadere lo spazio altrui. Un paradiso sociale immerso nella quintessenza della natura, una qualità di vita tra le più alte del mondo, ma anche il più alto numero di suicidi dopo gli Stati Uniti. Un dato da approfondire, mi sembra. Guido sulla E63 in direzione di Orovesi, dove svolto verso nord nella 58 superando la cittadina di Mantta e giungendo alla statale 23 che mi porta alla chiesa di Petajavesi, uno dei sette siti in Finlandia dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E’ stata costruita nel 1763 completamente in legno, ma trasmette tuttavia un impressione di solidità. A fianco fu edificato, successivamente, un campanile. Ad un'unica navata, presenta due matronei laterali, anch’essi in legno e un altare con dipinto francamente inguardabile. Riparto in direzione di Jyvaskyla, è impossibile sbagliare le strade, che sono segnalate tutte accuratamente. Sto respirando a pieni polmoni la Finlandia vera, l’autentico paesaggio nazionale con i suoi 180.000 laghi. Il sole che sta fendendo lo strato di bianche nuvole sta cominciando a riflettersi sulle placide acque di quelli che sto incominciando ad incontrare, che presentano spesso piccole isole al loro interno. L’occhio gioisce, l’anima pure. Eccomi giunto alla città del mio primo overnight: Kuopio. Mi reco prima in cima alla collina di Puijo dove è presente un alta torre da cui dicono si possa ammirare una bella vista della città sul lago Kallavesi. Purtroppo, come sospettavo, è chiusa così, dopo aver parcheggiato, do il via alle visite, raggiungendo prima la vasta piazza del mercato, Kauppatori, dove ammiro il Kaupungitalo, il Municipio. Circondata da negozi e palazzi anonimi, non m’impressiona. Proseguo raggiungendo la vicina cattedrale: Tuomiokirkko, un parolone che indica una chiesa in pietra, naturalmente chiusa. In Finlandia è raro incrociarne di aperte, sui portoni sono affissi quasi sempre gli orari solo delle messe. L’impressione che mi da il luogo è di tristezza, nonostante il sole abbia preso il sopravvento già da un  pezzo, e nonostante la piccola marina sul lago che indubbiamente dona fascino. Ma c’è troppo silenzio, poca gente in giro… ed è domenica. Mi presento al mio Hostelli Matkustajakoti e vi resto per preparare l’itinerario di domani. Partirò presto, alle 5.30 (il sole sorge alle 6.15) per guadagnare strada e giungere sul lago Pielinen un po’ prima. A Tuusniemi svolto nella 506, per alcuni tratti sterrata, immergendomi davvero nella vera Finlandia. Laghi, foreste, abitazioni che, solitarie, sfidano la natura a decine di chilometri dal primo centro abitato. Paiono dei pionieri ora, ai primi di settembre, immaginare cosa possa essere nei bui mesi invernali!. Giunto a Koli, il paesaggio che aspiro ad ammirare è occluso dalla sterminata foresta di conifere così salgo in cima alla collina, dove dal terrazzo di una SPA, contemplo la magnifica vista di acqua e terra che si rincorrono all’infinito. Anche Sibelius, il massimo compositore finlandese era rimasto affascinato da questo luogo. Riprendo la strada fino a Joensuu., fondata dallo zar Nicola I nel 1848. Per sette secoli, dal 1154 sotto il dominio svedese, nel 1809 la Finlandia venne conquistata dallo zar Alessandro I  restando un granducato autonomo collegato all’impero russo fino alla rivoluzione d’ottobre del 1909 quando dichiarò la sua indipendenza. Joensuu offre la bellezza del paesaggio lacustre che la circonda alla ricchezza di aeree verdi. La visito partendo dalla Kauppatori, la grande piazza del mercato, molto simile a quella di Kuopio, ma con in più uno spazio verde a nord che termina nel Municipio in cotto sormontato da un’alta torre, dopo il quale è una Marina che brilla sotto un sole davvero magnifico. Percorro alcune strade commerciali fino a giungere nella Kirkokkatu che mi porta alla Ortodoksinen kirkko, chiesa in legno del 1887 dedicata a San Nicola, che presenta all’interno delle icone dipinte nel monastero Alexander Nevskij di San Pietroburgo. Proseguo l’itinerario raggiungendo l’isolata cittadina di Llomantsi, il capoluogo di provincia più orientale del paese. Qui si respira aria di Russia, data la vicinanza al paese di Putin. Situata sull’omonimo lago, tra belle foreste di pini e frequentato come soggiorno estivo e per gli sport invernali, si sviluppa con abitazioni basse, ville e centri commerciali fino al lago nei pressi del quale è la chiesa  di Sant’Elia, la più grande chiesa ortodossa in legno di Finlandia. Naturalmente è chiusa, pazienza!. Ora punto verso est dirigendomi verso la frontiera russa a Vartsila. Laghi e foreste, foreste e laghi, e solitudine, che ti penetra dentro e ti crea insofferenza quando, persino in quel minuscolo paesino di frontiera, incontri qualche veicolo importuno. Magnifiche le vedute sul lago Korpijarvi, sul Ristilampi. Mi fermo nei pressi di una abitazione sul lago Mellitsa dove si respira una tranquillità d’altri tempi, è un quadro che un’abile scrittore riuscirebbe a descrivere toccando l’anima dei lettori. Una barchetta sulla riva, ancorata ad un corto pontile, un giardino fiorito, un altalena e una gioia per chi l’ammira. E poi ancora foreste e il lago di Sumpulsalmi a Puho, il Lintusalmi, fino a giungere nel piccolo borgo di Kerimaki. Qui è presente la chiesa in legno più grande del mondo, costruita nel 1842, un imponente edificio color ocra, bianco e turchese, con una grande cupola in rame e un campanile a poca distanza. Infine, termino la mia giornata nella cittadina di Savonlinna, al centro del bacino del Saimaa, il più grande ed importante lago finlandese, un icona del paesaggio lacustre. Il luogo è famoso anche per il suo bel castello, preceduto da un parco e da un lungolago con salici e betulle che si specchiano nell’acqua. La fortezza medievale, la meglio conservata di tutta la Scandinavia, è posta su un isolotto dello stretto di Kyronsalmi. Fu contesa aspramente nel XVIII secolo fra svedesi e russi e presenta dei bastioni settecenteschi. Dopo aver preso possesso della mia stanza nella Raita house, già prenotata dall’Italia, completo la visita del luogo con la Tuomiokirkko, la cattedrale neogotica in cotto e la zona della piazza del mercato. Il giorno seguente, alle 7.00, riprendo la strada di ieri per un tratto, per proseguire poi fino a Punkaharju dove mi inoltro in una stradina nei boschi per ammirare il celebre Valtionhotelli, l’albergo degli zar e più antico hotel del paese. All’epoca in cui fu costruito, all’inizio del XIX secolo, i nobili russi di San Pietroburgo avevano appena scoperto le bellezze della vicina regione del Saimaa e molti, anche lo zar Alessandro III si fecero costruire ville di legno mentre altri soggiornarono nell’albergo circondato dal più bel paesaggio lacustre di Finlandia. Proseguendo visito il minuscolo agglomerato urbano di Putikko, un gruppo di antiche casette di legno rimasto immutato dai secoli scorsi, con nei pressi un affascinante mulino ad acqua. Via ora verso Lappeenranta, il centro amministrativo della Carelia meridionale, la città dei tigli e situata  sulla riva meridionale del grande lago Saimaa. Parcheggio sulla Kansalaistori, la moderna piazza che negli anni ’90 è stata rialzata e riservata ai pedoni, adorna di aiuole e sculture moderne. Qui è la Lappeen Marian kirkko, chiesa in legno del 1794, con campanile isolato. A sud della piazza sorge il Sankarihautasmaa, cimitero militare dei soldati careliani. Null’altro di significativo, perciò mi reco prima sul bel lungolago dove sono attraccate alcune imbarcazioni turistiche, passeggiando qualche minuto e scaldato da un bel sole che disegna arabeschi sulle acque leggermente mosse del Saimaa e poi completo la visita della città dirigendomi a nord, al Linnoitus, la collina della fortezza dove prima c’erano delle fortificazioni oggi ridotte a soli bastioni. Lungo la via principale sono presenti il vecchio circoli dei giovani ufficiali russi, l’ex Corpo di Guardia e qualche piccolo museo. Lascio la città e mi dirigo verso il villaggio di Mantyharju che si dice essere storico e caratterizzato da alcuni edifici del 1850 restaurati sotto la direzione dell’Unesco. Lo giro tutto, non riconoscendo in alcun modo edifici significativi e, francamente, non ritengo il caso di perderci troppo tempo, così proseguo verso la chiesa in legno in periferia, una delle più grandi del paese, di fronte alle placide acque del lago Pyhavesi. Guadagno quindi la statale 26 per giungere infine all’incantevole Asikkala. La bellezza del paesaggio ha attirato la costruzione di numerose ville di famiglie potenti e di uomini famosi. Il canale Vaasky, con le sue chiuse collega il lago Vesijarvi a sud col molto più esteso Paijanne a nord. Parcheggio l’auto e passeggio lungo il canale fino allo sbocco nel Paijanne. L’aria fresca, i tiepidi, piacevoli raggi solari sono come un toccasana, dopo i molti chilometri percorsi. Una mappa indica un itinerario che circumnaviga l’intero lago, collegando con ponti e terrapieni persino le innumerevoli isole che lo punteggiano e decido di percorrerlo. Saranno venti chilometri entusiasmanti. Campi verdi, ocra dal frumento appena tagliato, cavalli e bovini che pascolano in liberta, e una strada che in alcuni casi taglia il lago appunto sui terrapieni. Purtroppo ad un certo punto è interrotta per lavori e sono così impedito nel progetto originario. Pazienza, ritorno sui miei passi dirigendomi verso l’odierna destinazione finale di Lahti, anche se un cartello che indica la distanza di 130 km per Helsinki mi stuzzicherà non poco. Resisto alla tentazione e giungo al Matkakoti, il mio alloggio da dove riparto subito dopo a piedi per la visita della città. Vengo attirato dapprima dal complesso dello Sports Centre che intravedo da lontano e mi ci reco. E’ un complesso di impianti sportivi che comprende lo stadio di calcio, di hockey e tre trampolini olimpici alti rispettivamente 130, 97 e 70 metri. Quindi raggiungo il Lahden Kauppatori, un ampia piazza sulla quale stanno svolgendo dei lavori che impediscono la maggior parte della visuale. Nei pressi è la bella Ristinkirkko, in cotto con due piacevoli frontoni a gradoni in stile olandese. Per ultimo mi reco alla Kauppatori, la piazza del mercato dove ci sono i principali edifici pubblici, fra cui il Municipio in mattoni rossi in Jugendstil. Il cielo è improvvisamente diventato nero e comincia a scaricare un forte acquazzone, così ritorno in albergo dopo una veloce puntata in un supermercato. Mercoledì, è giorno di ritorno, mi alzo prestissimo e parto alle 5.00 per essere a Tampere verso le 6.30. C’è luce abbastanza per ritagliarmi un veloce tour cittadino prima di recarmi all’aeroporto per il volo di ritorno. Tagliato dal canale Tammerkoski, che collega il lago Pyhajarvi e il Nasijarvi, Tampere regala alcuni interessanti must, fra cui la Hameenkatu, la via principale della città, con negozi, locali e teatri. Comincio con la Tuomiokirkko, sul lato est del canale, una suggestiva cattedrale luterana eretta in stile romantico nazionale, molto pittoresca per il colore grigio del suo granito e il tetto rosso a forti spioventi. Poi mi reco dal lato opposto della città, dove ammiro, all’interno del parco Pyynikin, l’Aleksanterin kirkko, chiesa ortodossa in mattoni. A questo punto, parcheggiata l’auto, comincio un breve percorso a piedi che parte dalla Kauppakatu dov’è il Tirkkosen talo, un curioso complesso commerciale e residenziale in stile romantico nazionale. Sbuco quindi nella piazza centrale, la Keskustori, dove sorgono il neorinascimentale Raatihuone, Municipio del 1890. Di fronte, il Teatro e la Vanhakirkko, chiesa vecchia, edificio in legno del 1824, con campanile isolato. Sul ponte del canale ammiro alcune delle vecchie industrie di Tampere come le ex officine Tampella. Oggi la maggior parte delle produzioni sono state trasferite altrove e gli imponenti edifici, ristrutturati, sono trasformati in sedi amministrative o in spazi ludici e culturali. Bene! Il viaggio è terminato, trasferimento in aeroporto, riconsegna dell’auto e ritorno in Italia.

 

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